Come tutti ben sappiamo, l’arrivo di un figlio oltre a portare immensa gioia nelle famiglie, comporta anche sacrifici. Il più comune è la scarsa qualità e quantità del sonno, in quanto vi sono più interruzioni durante la notte. Scopriamo insieme cosa dicono gli esperti!
Situazioni differenti
L’ingresso di un piccoletto in famiglia senza dubbio fa cambiare le abitudini, in particolar modo dal punto di vista del sonno. La mamma, soprattutto se allatta, risente maggiormente questo impatto, sia dal punto di vista della quantità sia della qualità. Si dorme complessivamente di meno, e in maniera frammentata.
La situazione cambia anche in base al numero di bimbi che si hanno in casa: infatti, gli studi dicono che se una mamma ha già dei figli, è maggiormente penalizzata. Diverso è il discorso con i padri, che non risentono particolarmente di questa differenza.
Fattori caratterizzanti
Gli studiosi hanno individuato alcuni elementi che possono migliorare o peggiorare la qualità del sonno dei genitori. In primo luogo, se la mamma allatta, è costretta a svegliarsi spesso durante la notte, per nutrire il piccolo. Un altro fattore è la posizione in cui dorme il bebè, piuttosto che il suo grado di istruzione. Anche gli impegni dei genitori influiscono parecchio sulla qualità del sonno: spesso il lavoro ha un ruolo molto importante anche sull’umore dei genitori, quindi del piccolo arrivato.
Co-sleeping
Alcuni studi hanno puntato l’attenzione sull’atto di far dormire o meno il neonato nel letto con i genitori. Questa scelta ha degli aspetti positivi: promuove il rapporto tra genitori e figlio, e aiuta a monitorare la respirazione del piccolo, per individuare eventuali disturbi del sonno. Le conseguenze negative sono che si potrebbe limitare l’autonomia del sonno del bambino: spesso quando si abituano ad addormentarsi di fianco ai genitori, fanno più fatica a farlo senza la loro presenza. Inoltre, si riduce anche la privacy dei genitori, fattore da non sottovalutare. Nonostante ciò, gli esperti consigliano questa pratica, che non deve prolungarsi oltre i 5 o 6 anni di età del bambino. Per la transizione, si incoraggiano i genitori a procedere gradualmente, alternando le notti insieme a voi, con quelle nel suo letto.
Qualità e quantità del sonno sono fattori essenziali non solo per la relazione con i propri figli, ma anche per affrontare la vita di tutti i giorni con le giuste energie. Quando arriva in casa un nuovo arrivato, nei primi mesi ci saranno senza dubbi molte difficoltà da affrontare, ma che saranno ripagate! Speriamo tanto che questo articolo sia stato di vostro gradimento! Seguici sulle nostre pagine social per rimanere sempre aggiornato sui nostri ultimi servizi.
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